Si sono allontanati per più di 21 km. dal punto di atterraggio, hanno scalato una montagna, esplorato crateri e spedito a casa oltre 200mila immagini e 36 giga di dati attraverso il satellite di appoggio Mars Odissey che veglia sulla loro missione. Quella per i 5 anni di attività su Marte è per Spirit e Opportunity una grande festa di compleanno, inevitabilmente solitaria ma piena di soddisfazioni. I due rover a sei ruote della Nasa hanno raggiunto Marte il 3 gennaio del 2004 per quella che doveva essere una missione di tre mesi e sono invece operativi da 20 volte quel tempo.
6 ruote per un pianeta
Mentre Spirit trascina una delle 6 ruote (nella foto Spirit viene ripiegato prima della partenza) che si è bloccata limitandone i movimenti, Opportunity procede a pieno regime nonostante l’usura dei materiali e le periodiche tempeste di sabbia che "spengono" i pannelli solari e riducono temporaneamente le capacità di movimento dei robot. Dopo aver esplorato il cratere Victoria, gli ingegneri del Jpl di Pasadena in California hanno dunque dato ordine a Opportunity di raggiungere Endeavour, un cratere d’impatto del diametro di 22km che dista quasi altrettanto dalla zona dove il rover ha trascorso gli ultimi due anni.
In viaggio verso Endeavour
Certo la velocità media non è altissima: Opportunity ha coperto 2 chilometri negli ultimi 100 giorni, ma c’è anche da dire che viene continuamente fermato per fotografare o analizzare il terreno (nella foto Opportunity avanza sull'altopiano verso il cratere) . Auguri dunque a Spirit e Opportunity che proseguono il loro viaggio e, intanto, si assicurano un posto nella storia dell’esplorazione. Non è tanto per le risposte che hanno dato alla comunità scientifica, quanto piuttosto perché stanno dimostrando che l’esplorazione degli altri pianeti è ormai una possibilità a portata di robot.